Il centro storico, costruito quasi interamente in travertino, è tra i più monumentali d’Italia e in esso si trova la rinascimentale piazza del Popolo. In epoca medievale era caratterizzato dalla presenza di circa duecento torri, la cui erezione iniziò subito dopo il mille. Secondo la tradizione, Federico II ne fece distruggere novantuno nel 1242 e la loro riduzione proseguì nei secoli successivi. Ancora oggi conserva diversi esempi di torri gentilizie e campanarie ed è nota come la Città delle cento torri.
Sorge sulle rive del mare Adriatico e situato a nord della foce del fiume Tesino, il centro abitato si estende lungo la costa fino alle pendici delle vicine colline dove spicca l’antico borgo medievale. L’intenso sviluppo urbanistico, ancora in atto, fa estendere il centro abitato verso la foce del Tesino e lungo il suo corso verso l’interno. A sud della foce del Tesino si trova la frazione Ischia, divenuta negli anni una zona della città che forma un unico agglomerato urbano con la confinante San Benedetto del Tronto.
È il comune litoraneo più meridionale delle Marche. I confini naturali a sud (fiume Tronto) e a est (mare Adriatico) sono ben definiti mentre a nord e a ovest non sono altrettanto identificabili.
Il piatto tipico di San Benedetto del Tronto è il brodetto alla sambenedettese (lu vrudètte) una zuppa di pesce, senza pomodoro (al limite con pomodoro verde) e con l’aggiunta di peperoni e aceto, unica nel suo genere.
Incluso nel club de I borghi più belli d’Italia. Il centro storico di Civitella del Tronto si trova a 589 m s.l.m. su una rupe rocciosa di travertino ed è sovrastata dalla fortezza, ultimo baluardo dei Borbone di Napoli e del Regno delle Due Sicilie che resistette strenuamente all’assedio della Regia Armata Sarda, arrendendosi solamente tre giorni dopo l’Unità d’Italia.
All’interno della fortezza civitellese, è stato inaugurato nell’agosto 1988 il Museo delle Armi e delle Mappe Antiche.
A seguito delle distruzioni, prima del centro romano (Castrum Novum Picenii) e successivamente di quello medioevale (Castel San Flaviano), la città venne rifondata nella seconda metà del ‘400 dal duca di Atri, Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona, che la chiamò col suo nome e ne fece un esempio di città ideale rinascimentale. La città è sede di uno dei quattro porti della regione, l’unico della provincia. L’abitato si articola in due agglomerazioni principali, Giulianova Paese o Giulianova Alta, e Giulianova Lido o Giulianova Spiaggia. La prima comprende il centro storico e si estende su una collina di modesta altitudine a circa un chilometro dalla linea costiera, mentre nel litorale vi è la parte più moderna e turistica.
È il comune più popoloso della regione. La città ha un aspetto prevalentemente moderno, dovuto perlopiù alla ricostruzione susseguente a una serie di pesanti bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, che causarono la distruzione di gran parte del centro urbano. Il più celebre degli scrittori pescaresi è Gabriele d’Annunzio, anche detto il “vate”, che rappresenta uno dei massimi esponenti della letteratura e della cultura italiana a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento.
Istituito nel 1991. Terza riserva naturale protetta più grande d’Italia per estensione territoriale, è situato per la maggior parte in Abruzzo (provincia dell’Aquila, Pescara e Teramo), risultando uno dei tre parchi nazionali presenti nel territorio regionale, e in misura minore nelle zone adiacenti del Lazio (provincia di Rieti) e delle Marche (provincia di Ascoli Piceno).
Il parco si estende per una superficie di circa 141.341 ettari su un terreno prevalentemente montuoso, comprendente il massiccio del Gran Sasso d’Italia e la catena dei Monti della Laga, posta poco più a nord di questo lungo la stessa dorsale orientale dell’Appennino centrale Abruzzese. Il territorio del parco è diviso in 12 distretti.
Posto su una lieve altura a 630 metri s.l.m. in provincia di Teramo, ricco di meraviglie paesaggistiche e luoghi incontaminati, nei quali ci si imbatte in svariate situazioni ambientali: castagneti secolari, praterie floreali, fiumi e ruscelli purissimi, il tutto contornato da borghi in pietra e vecchi mulini abbandonati.
Si incontrano alberi di castagni, faggi, querce, olmi, frassini e tigli, ma il più raro è sicuramente l’abete bianco. Il clima montano con inverni nevosi ed estati miti favoriscono la nascita dei funghi porcini che insieme ai marroni sono riconosciuti in tutt’Italia per la loro bontà.
E’ la prima area marina protetta abruzzese e del medio Adriatico. Essa è situata fra i comuni di Silvi e Pineto, in provincia di Teramo, e comprende una fascia costiera di circa 7 km, tra la foce del torrente Calvano a Pineto e Piazza dei Pini a Silvi. L’ambiente dunale dell’A.M.P. è caratterizzata dalla presenza del fratino, che arriva in primavera in questi luoghi per nidificare, per poi ripartire in autunno. L’ambiente marino è invece popolato dalla vongola comune, da saraghi, spigole e soprattutto dal raro mollusco gasteropode.
La Costa dei Trabocchi è un tratto del litorale Medio Adriatico Abruzzese corrispondente alla maggior parte della costa della provincia di Chieti, il cui nome deriva dalla diffusa presenza sul litorale di trabocchi, antiche macchine da pesca su palafitta risalenti al XVIII secolo.
Nel 2004, in seguito alla dismissione del vecchio tracciato della Ferroviaria adriatica tra Ortona e Vasto, costruito alla fine del XIX secolo a ridosso della costa e sostituito da una nuova tratta più all’interno e per lo più in galleria, sono iniziati i lavori di riconversione dell’intero tracciato in una pista ciclabile rientrante nel più vasto progetto della Ciclovia Adriatica. La cosiddetta ciclovia (o via verde) dei trabocchi, che si articola anche in percorsi più interni dell’ex tracciato ferroviario litoraneo, è stata costruita in molti tratti del lungo litorale, e nonostante numerosi ritardi che hanno caratterizzato i lavori nel corso degli anni, è previsto dalla provincia di Chieti che l’intera opera tra Francavilla al Mare e Vasto sia completa entro il 2023. Il tratto Ortona-Fossacesia è stato scelto come partenza del Giro d’Italia 2023.
All’interno dell’Outlet del Gruppo Tod’s in Sant’Elpidio a Mare, collocato in prossimità della Sede Centrale, si possono acquistare calzature, pelletteria e abbigliamento dei Brand Tod’s, Hogan e Fay. L’Outlet si trova nella zona industriale di Brancadoro a Sant’Elpido a Mare. L’Outlet è aperto al pubblico tutti i giorni della settimana con orario continuato dalle 10.00 alle 19.00. Per le giornate dove ricorrono delle festività, si invita a controllare gli orari di apertura.
L’Oasi WWF Fosso Giardino è un angolo di paradiso dove al suo interno si dedichiamo con passione all’organizzazione di attività e servizi dedicati alle famiglie e ad attività ludico ricreative come il Parco Avventura, laboratori didattici incentrati sulla natura, sull’arte e sul riciclo, fattoria didattica e sport in natura.
Grazie all’ottima posizione geografica tra la Val Vibrata e la Valle del Tronto, all’interno del parco naturalistico è possibile godere di un affaccio sul mare a un’altitudine di circa 50 metri.
120.000 mq. per tuffarti nel divertimento: dai Kamikaze ad altezze vertiginose agli acquascivoli multi – pista, dai tappeti dove scivolare a tutta birra al Blue Hole per scendere a perdifiato con i nostri gommoni fino alla fantastica piscina ad onde. Puoi richiedere in Reception le riduzioni per l’ingresso al Parco Acquatico più grande d’Abruzzo.
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